Primo incontro della filiera dell’idrogeno lombarda in H2Energy

Si è svolto martedì 7 novembre nella nostra sede di Pizzighettone in provincia di Cremona il primo incontro della filiera Idrogeno della Lombardia nata a fine Settembre, per sviluppare e incentivare la ricerca, la produzione e la gestione delle tecnologie legate al nuovo vettore energetico sul quale poggia il futuro della transizione energetica.             

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H2Energy ha aperto le porte ai 35 players della neonata filiera lombarda per una mattinata di presentazione istutuzionale ed un primo momento di networking nel quale sono state protagoniste le istituzioni e gli enti accademici di ricerca e sviluppo del Territorio. Obiettivo era presentare le potenzialità delle risorse presenti  in filiera per creare ponti e sinergie tra  il mondo accademico e aziendale e per velocizzare e migliorare i processi nei diversi anelli della filiera produttiva.

Ad aprire l’incontro, è stato Guido Guidesi, l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia che ha salutato la nascita del nuovo consorzio dedicato all’Idrogeno con entusiasmo. “Siamo molto contenti – ha detto Guidesi – che sia nata una strategia settoriale come questa e che nella filiera siano presenti tutte le componenti produttive del settore, istituti di credito, università, aziende che lavorano sul tema idrogeno. Abbiamo sposato l’idea della Commissione Europea e del commissario Breton e abbiamo lasciato libere le aziende di agire e fare squadra perchè siamo convinti che questa sia una strategia vincente che possa generare competizione e miglioramento. Siamo davanti ad una sfida che impone un cambio di mentalità anche istituzionale. Nei primi mesi del prossimo anno lanceremo un primo bando dedicato alle aziende della filiera.”

A seguire, Paolo Carrera, general manager di H2Energy ha illustrato la crescita pontenziale del mercato dell’Idrogeno verde e ha sottolineato l’esigenza di portare avanti iniziative di interesse comune che accrescano la competitività di un idrogeno verde italiano. Anche in quest’ottica ha sottolineato Carrera, si sta costituendo anche una filiera Idrogeno Interregionale con Liguria e Piemonte alla quale H2Energy partecipa tra i rappresentanti lombardi.

Luca Gnali della società di consulenza finanziaria Crea Consulting ha mostrato tutte le possibilità di finanziamento dedicate all’idrogeno e alle filiere alle quali è possibile accedere. Da quelle europee a quelle nazionali per arrivare ai prossimi bandi regionali. Una panoramica interessante ed esaustiva che ha svelato tutti le possibilità ed agevolazioi relative ai diversi comparti legati al vettore energetico ai quali è, e sarà, possibile accedere partecipando ad appositi bandi.

Poi la scena è stata dei Centri di Ricerca Accademici della Regione Lombardia che hanno aderito alla filiera che hanno illustrato alle aziende presenti le potenzialità delle loro ricerche applicate ai materiali, alle membrane e a tutte le fasi di produzione di Idrogeno.

Sono intervenuti rappresentanti dei maggiori centri di ricerca Universitari del territorio. Per l’Università Statale di Milano, sono intervenuti il professor Giuseppe Cappelletti e il professor Alberto Vertova che hanno illustrato come il loro know how possa andare verso la preparazione di nuovi materiali, fare un rapido screening dei materiali già esistenzi e mostrare i risultati più efficaci per la produzione applicata all’idrogeno.

Per il Politecnico di Milano, il professor Giovanni Dotelli del dipartimento di Ingegneria Chimica dei materiali e Saverio Latorrata hanno mostrato il loro lavoro sui materiali di scarto e sul processo di disinquinamento aree e acque evidenziando la possibilità di rivelare atraverso gli studi, quanto un’azienda o un processo chimico, sia davvero green e sostenibile.

Dalla Bicocca, i prof Carlo Santoro e Piercarlo Mustarelli hanno portato la loro esperienza di ricerca sullo sviluppo delle membrane e delle diverse tipologie di elettrolisi e sullo sviluppo dei catalizzatori. Infine ci sono state le presentazioni delle professoresse Laura Depero e Laura Borgese dell’Università di Brescia che hanno portato all’attenzione della filiera, anche il lavoro dell’INSTM, (Istituto Nazionale Scienza e Tecnologia dei Materiali) il consorzio interunivesitario che conta 52 realtà accademiche presenti al suo interno, che appunto studia i materiali,  oltre alle potenzialità di ricerca dei dipartimenti di ingegneria meccanica dell’ateneo bresciano che venivano a rappresentare. 

Ai primi di Gennaio sarà presentato dalla Regione il primo bando accessibile per la filiera idrogeno. E a Gennaio sarà anche il prossimo appuntamento della filiera dedicato alle aziende e alle prime collaborazioni.

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